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La crisi finanziaria 2007 - 2008: potrebbe riaccadere ?

2024-12-31 14:35

Roberto

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La crisi finanziaria 2007 - 2008: potrebbe riaccadere ?

La crisi finanziaria del 2007-2008 si dispiega come una tragedia epica in un teatro di avidità, cecità e fragilità umana. Gli attori principali sono l

 

 

 

La crisi finanziaria del 2007-2008 si dispiega come una tragedia epica in un teatro di avidità, cecità e fragilità umana. Gli attori principali sono le grandi banche di investimento, i mutui subprime e un sistema finanziario globale che si reggeva su fondamenta d’argilla.

 

 

 

Era una mattina di metà settembre del 2008, a Manhattan. L'aria era ancora tiepida, l'estate non aveva ceduto del tutto il passo all'autunno. Ma negli uffici al numero 745 di Seventh Avenue, sede di Lehman Brothers, il gelo regnava sovrano. Gli schermi dei computer riflettevano un rosso implacabile: numeri, grafici, indici di mercato precipitavano senza tregua. Il vecchio edificio sembrava respirare a fatica, come un gigante ferito.


Lehman Brothers era uno dei nomi più rispettati di Wall Street, una roccaforte finanziaria che aveva prosperato per oltre 150 anni. Ma quella mattina, il suo destino era ormai segnato. I corridoi, solitamente animati dal frenetico vociare degli operatori, erano ora avvolti da un silenzio irreale. Alcuni impiegati, increduli, fissavano le loro scrivanie vuote; altri raccoglievano in fretta foto di famiglia e oggetti personali, quasi scappando prima che il disastro li inghiottisse.


Poche ore prima, durante la notte, le negoziazioni per un salvataggio erano fallite. Il governo americano, che aveva già salvato Bear Stearns e Fannie Mae, aveva deciso di non intervenire questa volta. Nessun cavaliere bianco avrebbe salvato Lehman. Il CEO della banca, Dick Fuld (nel 2024 ha 78 anni e circa 250 milioni di dollari patrimonio), sedeva nel suo ufficio, lo sguardo perso nel vuoto. Aveva guidato la società durante il suo apice, ma ora la vedeva affondare sotto il peso dei mutui subprime e dei titoli tossici che, solo fino a poco tempo prima, erano considerati oro finanziario.

 

Ma Lehman non era solo una banca. Era il primo pezzo di un domino che avrebbe trascinato con sé altre istituzioni, milioni di posti di lavoro e intere economie nazionali. I mercati reagirono con un panico incontrollabile: le borse crollarono, il credito si congelò, e la paura si diffuse come un virus. L’interconnessione del sistema finanziario globale mostrava ora il suo lato oscuro: quando un gigante cadeva, trascinava tutto con sé.

 

Quella mattina del 15 settembre 2008, Lehman Brothers dichiarò bancarotta. Fu la più grande bancarotta nella storia degli Stati Uniti. 

 

Le immagini dei dipendenti che lasciavano la sede con scatole di cartone in mano fecero il giro del mondo, un simbolo struggente del collasso imminente del sistema finanziario globale.

 

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Quella notte, mentre il mondo guardava incredulo i notiziari, la città di New York rimase insonne. Nei bar, nei taxi, nelle case, si parlava solo di quello. "E ora?" si chiedevano tutti. La fiducia era stata spezzata, e nessuno sapeva cosa sarebbe accaduto il giorno dopo.


Il giorno della capitolazione, 15 settembre 2008,  di Lehman Brothers segnò l’inizio di un’era di crisi e incertezza. Non fu solo una lezione per Wall Street, ma per il mondo intero: un promemoria brutale del prezzo che si paga quando l’avidità supera la prudenza, e quando l’arroganza cancella il buon senso.

 

  • A New York, il 15 settembre 2008, poco prima dell'una del mattino, Lehman Brothers Holdings ha annunciato l'intenzione di avvalersi della protezione in caso di bancarotta di cui al Chapter 11, sebbene le proprie controllate abbiano continuato ad operare normalmente. La Borsa Australiana (Australian Securities Exchange - ASX) ha comunque sospeso la controllata australiana di Lehman dalla partecipazione al mercato, dopo che la camera di compensazione aveva chiuso tutti i contratti con la società.
  • Le azioni Lehman Brothers sono crollate dell'80% nella fase di pre-apertura alla Borsa di New York. 
  • Il 15 settembre 2008 l'indice Dow Jones ha chiuso in ribasso di 500 punti, realizzando la più grande caduta da quella che era seguita agli attacchi dell'11 settembre 2001. Le condizioni della sala contrattazioni di Lehman quel giorno apparivano pessime: un terzo della forza vendita era assente e quelli che c'erano avevano portato i loro curricula vitae, insieme a pizza, birra e tequila
     

 

POTREBBE RIACCADERE ?

 

La possibilità che si ripeta una crisi simile a quella del 2007-2008 è un argomento complesso e controverso, ma ci sono alcuni aspetti da considerare per capire se oggi ci troviamo in una situazione analoga.


Punti di somiglianza

  • Debiti crescenti:
    I livelli di debito globale, sia pubblico che privato, sono oggi estremamente alti. Questo può rendere i sistemi economici vulnerabili a shock improvvisi, come un aumento dei tassi di interesse o una crisi geopolitica.
  • Valutazioni elevate:
    I mercati finanziari, in particolare le azioni e il settore immobiliare in alcune aree, mostrano valutazioni elevate. Ciò ricorda la bolla immobiliare che ha preceduto la crisi del 2008.
  • Prodotti finanziari complessi:
    Anche se le regole sono state rafforzate dopo il 2008, esistono ancora strumenti finanziari complessi che possono nascondere rischi sistemici. Gli attuali mercati di obbligazioni ad alto rendimento e derivati finanziari potrebbero essere le versioni moderne dei titoli tossici.
  • Interconnessione globale:
    Il sistema finanziario globale è ancora molto interconnesso. Una crisi in una grande economia potrebbe avere effetti domino su scala internazionale, come avvenne nel 2008.


Punti di differenza

  • Maggiori regolamentazioni:
    Dopo il 2008, sono state introdotte normative più severe, come il Dodd-Frank Act negli Stati Uniti, per ridurre i rischi sistemici. Le banche centrali hanno implementato requisiti di capitale più stringenti per le banche, rendendole meno vulnerabili.
  • Maggiore vigilanza delle banche centrali:
    Le banche centrali, come la Federal Reserve e la BCE, sono più consapevoli dei rischi sistemici e agiscono rapidamente per iniettare liquidità nei mercati in caso di tensioni.


Rischi diversi:
Oggi i rischi principali non derivano necessariamente dal settore immobiliare, ma da altre aree come il cambiamento climatico, le criptovalute, le tensioni geopolitiche e i rischi legati all'intelligenza artificiale e alla cybersecurity.


Potenziali fattori scatenanti


Alcuni scenari che potrebbero innescare una crisi includono:

  • Aumenti rapidi dei tassi di interesse: Se le banche centrali continuano ad alzare i tassi per combattere l'inflazione, il costo del debito potrebbe diventare insostenibile per molti attori economici.
  • Crisi immobiliare in Cina: Il mercato immobiliare cinese, con colossi come Evergrande in difficoltà, potrebbe scatenare un effetto domino su scala globale.
  • Fallimenti nel settore tecnologico o delle criptovalute: La volatilità delle criptovalute e l'eventuale fallimento di grandi piattaforme potrebbero destabilizzare i mercati.


Conclusione
Sebbene il sistema sia più resiliente rispetto al 2008, i rischi non sono scomparsi. La storia dimostra che le crisi finanziarie si ripetono, anche se raramente nello stesso modo. La vigilanza, la trasparenza e una gestione prudente del rischio sono essenziali per evitare un altro disastro. Tuttavia, eventi imprevisti o la combinazione di più fattori di rischio potrebbero comunque innescare una nuova crisi, anche se con caratteristiche diverse rispetto al passato.